06 Agosto, 2021
Consigli per diventare un nomade digitale
Negli ultimi anni, l’ubiquità dovuta al wirless e Internet ad alta velocità hanno permesso a molte persone di cominciare una vita da nomadi digitali. Si tratta di lavoratori indipendenti che sfruttano gli strumenti digitali per poter lavorare da qualsiasi Paese. Proprio per questo, in molti sfruttano questa opportunità per visitare il mondo continuando a lavorare. Altri invece ne approfittano per spostarsi e vivere come le persone del posto. Questo vale anche per i pensionati che cercano lavori part-time per tenersi ancora impegnati. . In qualunque categoria tu ti riconosca, questi sono dei consigli da seguire per diventare un nuovo nomade digitale.
Come diventare un “nomade digitale”
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Organizza il tuo lavoro
Una delle prime cose pratiche da fare è informare il tuo capo o i tuoi capi. Questo non si rivelerà un problema se lavori già da remoto: dovrai solo discutere i dettagli se ti trasferisci in un Paese con un fuso orario differente. Al contrario, se lavori full-time in ufficio, potrebbero essere necessari più compromessi.
Se il tuo datore di lavoro è restio a farti lavorare da remoto, prova prima a chiedere di lavorare un giorno a settimana da casa. Molte ricerche hanno dimostrato i benefici del lavorare da remoto; puoi utilizzarle per supportare il tuo progetto. Dopo che il tuo capo avrà visto che sai essere tanto produttivo quanto dall’ufficio, magari anche di più, puoi chiedere fino a 2 o tre giorni. Eventualmente, chiedi di rivedere la proposta iniziale.
Per fare in modo che tutto fili liscio, accordatevi sul fare alcune ore di lavoro in ufficio,, durante le quali sarai a disposizione per i tuoi colleghi e datori di lavoro. Dovrai creare un piano che ti permetta di svolgere il tuo lavoro nel migliore dei modi. Allo stesso tempo però dovresti avere anche il tempo per uscire ed esplorare la città nel tempo libero. Alcune applicazioni potrebbero diventare fondamentali, anche se probabilmente già le conosci: Slack e Zoom sono essenziali per assicurarsi che tutto fili liscio. Senza dubbio avrai bisogno di una rete wi-fi stabile, un computer o uno smartphone e auricolari muniti di microfono.
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Decidi dove andare
Il primo passo per diventare un nomade digitale è senza dubbio definire un budgeting. Se prevedi di viaggiare, devi pianificare le spese come per qualunque altro viaggio che hai fatto. La maggior parte dei nomadi digitali sceglie mete esotiche come l’Estremo Oriente. Se invece vuoi andare in un luogo per viverci stabilmente, devi pianificare come se ti stessi trasferendo. Con una semplice ricerca potrai trovare tutte le informazioni di cui potresti aver bisogno per definire dove andare e come farlo.
Assicurati di includere nel budget molto più delle semplici bollette, cibo e trasporti pubblici. Una parte del tuo tempo sarà destinato all’essere un turista, quindi probabilmente vorrai scoprire tutto quello che la città ha da offrire da un punto di vista culturale.
In molti scelgono le capitali europee perché ricche di attività e attrazioni da vedere tutto l’anno. Barcellona, per esempio,non è la città più economica d’Europa. ma è sicuramente meno costosa rispetto ad altre capitali come Parigi o Londra. Per questo motivo, è la città che ospita la maggior parte dei nomadi digitali: offre più di 300 spazi di co-working e attrazioni di interesse storico e culturale.
Anche se una città vivace come Barcellona potrebbe sembrare fatta su misura per i giovani, in realtà potrebbe anche rivelarsi la scelta perfetta per la pensione. Il fatto che sia un luogo d’incontro per così tanti nomadi digitali renderà l’ambientarsi molto facile. Senza contare il fatto che visitare Barcellona fa probabilmente parte della lista delle cose da fare di molte persone. Se hai sempre avuto il desiderio di visitare l’Europa, potrai facilmente farlo vivendo in Spagna e spostandoti con l’aereo verso gli altri Paesi dell’Eurozona, dato che i prezzi sono relativamente economici.
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Ottieni documenti e assicurazione
Uno dei primi passi per diventare un nomade digitale è ottenere tutti i documenti necessari. Avrai ovviamente bisogno di un passaporto, ma fai attenzione perché alcuni Paesi richiedono un passaporto che sia valido entro almeno 6 mesi dall’ultimo tuo viaggio. Inoltre alcuni Paesi richiedono un visto.
Se vuoi portare un animale con te, dovrai assicurarti che tutte le vaccinazioni e il certificato sanitario siano in regola.
Anche il tuo certificato sanitario dovrà essere valido.
Molti esperti suggeriscono di mantenere la tua assicurazione sanitaria e indirizzo se vieni dagli Stati Uniti. In molti casi, la tua assicurazione americana coprirà le emergenze all’estero ma dovrai controllare con precisione che cosa è compreso.
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Non dimenticare le tasse
Lavorare in modo indipendente e in un altro Paese, non significa non dover pagare le tasse. Alcune volte sono le agenzie stesse ad occuparsi delle tasse al posto dei dipendenti, ma non è così che andrebbe fatto. La bella notizia è che in molti Paesi, fermandoti per meno di 6 mesi, sarai esentato dal pagare le tasse sul tuo reddito. In ogni caso, la cosa migliore da fare è assumere un professionista che possa aiutarti a comprendere le differenze tra il tuo Paese natale e il tuo o i tuoi nuovo posti di lavoro.
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Inizia la tua attività
Se non lavori già indipendentemente e non c’è modo che il tuo attuale datore di lavoro ti dia la possibilità di lavorare da remoto, potresti valutare la possibilità di iniziare la tua attività. Alcuni potrebbero farlo rimanendo nel settore nel quale già lavorano, altri dovranno cercare di adattarsi. Prendi in considerazione tutte le tue abilità e pensa a quali tra queste potrebbero permetterti di guadagnare online con il lavoro da remoto. Per questo, non esiste un copione da poter seguire, quindidovrai affidarti alla tua creatività. Una volta definito cosa vuoi fare, puoi sfruttare siti quali Upwork per trovare lavoro.
Commento dell’autrice
Celia Hope è una nomade digitale che al momento lavora fuori Barcellona. Principalmente lavora come blogger freelance, scrivendo su temi che vanno dalla tecnologia ai viaggi o un insieme di entrambi.